Licenziamento Orale vs. Dimissioni per Fatti Concludenti: Chi Ha l'Onere della Prova?
Il contenzioso sul confine tra licenziamento orale e dimissioni per fatti concludenti è più attuale che mai. 💼
La recente sentenza della Corte d’Appello di Roma (12.12.2023) ci ricorda un principio fondamentale: la forma è sostanza.
🔍 Cosa significa?
👉 Se un lavoratore sostiene di essere stato licenziato verbalmente, spetta a lui dimostrare la volontà del datore, anche tramite fatti concludenti.
👉 D'altra parte, se è l'azienda a dichiarare che il lavoratore si è dimesso, l'onere della prova si sposta sul datore di lavoro.
📌 La prova?
Non bastano le parole: servono fatti, testimonianze e comportamenti concreti. La giurisprudenza apre alla possibilità di utilizzare le presunzioni, ma il giudice deve muoversi con cautela e saggezza.
💡 Cosa impariamo da questa sentenza?
Per i lavoratori: Mai lasciare spazio all'ambiguità. Formalizzare sempre le dimissioni.
Per le aziende: Evitare decisioni informali. Ogni separazione deve essere formalizzata, chiara e documentata.
Una gestione attenta e professionale evita contenziosi, preserva le relazioni e tutela entrambe le parti. 🎯