Il patto di non concorrenza viene utilizzato dal datore di lavoro come mezzo per tutelarsi contro eventuali attività in concorrenza svolte dal dipendente in seguito alla cessazione del rapporto di lavoro. Esso deve prevedere un corrispettivo economico, deve avere forma scritta e limiti di oggetto, tempo e luogo. Il corrispettivo economico deve essere determinato o determinabile. Inoltre, esso deve essere congruo ovvero proporzionato rispetto al sacrificio imposto al lavoratore. La sua valorizzazione può avvenire in cifra fissa, con versamento annuale o a rate mensili, in misura percentuale della R.A.L. Le parti, infine, possono liberamente scegliere il momento del pagamento del corrispettivo. Quali conseguenze provoca la fissazione del patto di non concorrenza sulla gestione del cedolino paga e per quanto riguarda i costi del lavoro?"
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